Fondato a Messina nel 1977 da un gruppo di docenti di materie storiche operanti nelle Università siciliane e calabresi, l'Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini è stato costantemente impegnato in attività di ricerca, di documentazione e di divulgazione nel campo degli studi di storia italiana e internazionale.
L'Istituto ha per finalità istituzionali:
curare il reperimento, la raccolta e la conservazione della documentazione e degli strumenti bibliografici inerenti alla storia del Mezzogiorno d'Italia e della Sicilia in particolare;
organizzare convegni, cicli di lezioni, corsi di aggiornamento, mostre documentarie, presentazioni di volumi, conferenze e dibattiti nell'ambito degli studi storici;
promuovere, anche attraverso ristampe anastatiche, la conoscenza e la diffusioni di alcune fonti documentarie di particolare interesse per la rivisitazione critica della storia siciliana e meridionale in genere;
avviare ricerche su tematiche di storia politica, economica e sociale, con particolare riguardo alla Sicilia e alla Calabria in età moderna e contemporanea;
pubblicare i risultati delle ricerche condotte e gli atti degli incontri di studio organizzati dall'Istituto;
promuovere la pubblicazione di opere di giovani studiosi.
La storia
La continuità e la sistematicità dell'attività svolta, la qualificazione scientifica dei suoi promotori e collaboratori, i fecondi rapporti di scambio intrecciati con Univerisità, biblioteche e organizzazioni culturali Italiane e straniere hanno contribuito a conferire all'Istituto una sua specifica identità nel panorama degli Istituti di Studi storici meridionali e nazionali, facendone al contempo inprescindibile punto di riferimento per un numero crescente di docenti, studiosi, studenti e operatori culturali.
Dal primo Convegno di studi su "Il Milazzismo. La Sicilia nella crisi del centrismo" (1979) nel corso degli anni sono stati numerosi gli incontri di studio promossi e organizzati dall'Istituto Salvemini su temi di grande rilevanza culturale e scientifica. Per le indicazioni metodologiche e per gli apporti storiografici di notevole interesse, i convegni e soprattutto i relativi atti pubblicati a cura dell'istituto, costituiscono riferimenti imprescindibili per gli studiosi di storia meridionale e nazionale.
Tra i più importanti incontri di studio realizzati negli anni Ottanta si ricordano in particolare quelli dedicati a "Garibaldi e il socialismo" (Messina 1982), "Gaetano Salvemini tra politica e storia" (Messina 1985), "Preludi di socialismo nel XVII secolo" (Reggio Calabria 1987), "La sinistra italiana e la rivoluzione francese nel primo centenario dell'89" (Catania 1989), "Il socialismo nel Mezzogiorno d'Italia. 1892-1926" (Messina 1990). Gli atti di questi convegni sono stati pubblicati dalle Edizioni Laterza (nella prestigiosa collana Biblioteca di cultura moderna), grazie anche al generoso ed appassionato impegno di Gaetano Cingari, che è stato presidente dell'Istituto dal 1977 fino alla prematura scomparsa nel 1994.
Nell'ultimo quindicennio l'attività dell'Istituto si è orientata a promuovere la riscoperta e la valorizzazione della memoria storica cittadina e regionale, contribuendo in questo modo a rinsaldare il proprio legame con il territorio. A tal fine è stato promosso un ampio lavoro di ricerca e di scavo sulla realtà locale, attraverso un approccio interdisciplinare che ha visto il contributo di storici, antropologi, sociologi, economisti, demografi, geografi, urbanisti, architetti e studiosi della vicenda artistica e culturale siciliana, di cui concreta espressione sono le iniziative di studio su "Messina negli anni Venti e Trenta" (1996), "Messina negli anni Quaranta e Cinquanta" (1998) e "Messina dalla vigilia del terremoto del 1908 all'avvio della ricostruzione" (2009), nonché una serie di seminari sull'area dei Nebrodi tra età moderna e contemporanea.
Non è peraltro venuta meno l'attenzione verso tematiche di più ampio respiro, come l'analisi dei processi di modernizzazione in Italia e in Europa e l'indagine sulla realtà politica e socio-economica italiana nel XX secolo. A questo proposito sono stati realizzati alcuni convegni a cui hanno partecipato qualificati specialisti italiani e stranieri: "Transizione e sviluppo. le periferie d'Europa (secc. XVIII-XIX)" (1995); "Il sindacato tra storia e attualità" (2000); "Rosario Romeo e «Il Risorgimento in Sicilia». Bilancio storiografico e prospettive di ricerca" (2000); "La grande trasformazione. 1960 e dintorni" (2001); "L'autunno del comunismo. Riflessioni sulla rivoluzione ungherese del 1956" (2006); "Rosario Romeo e la storiografia del Novecento" (2007); "La primavera di Praga. Quarant'anni dopo" (2008).
Nell'organizzazione di queste come di altre iniziative si sono sviluppati frequenti rapporti di collaborazione con università italiane e straniere, così come intensi e fecondi sono stati quelli con l'Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d'Italia di Roma, la Fondazione di Studi Storici Filippo Turati di Firenze, la Fondazione Ebert di Bonn, la Mediterranean Maritime History Network di Malta, l'Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini di Torino, il Centro Internazionale di Studi Risorgimentali Garibaldini di Marsala e la Fondazione Bonino Pulejo di Messina.
Allo stesso modo mostre documentarie, giornate di studio, conferenze, presentazioni di volumi, ecc. in varie occasioni sono state organizzate in collaborazione con qualificate associazioni culturali e numerose amministrazioni comunali di centri della Sicilia quali, a titolo esemplificativo, Barcellona Pozzo di Gotto, Galati Mamertino, Naso, Patti, Piana degli Albanesi, Tusa.
Notevole incremento ha assunto l'attività dell'Istituto nell'ambito dell'aggiornamento professionale dei docenti di scuola media con la realizzazione, in collaborazione con il Provveditorato agli Studi e il CIDI di Messina, di alcuni corsi di aggiornamento sulla didattica della storia che hanno visto la partecipazione di numerosi docenti.
(Testo tratto dal sito istituzionale dell'Istituto)
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