MIRELLA CORSARO, Soliloquio

Mirella Corsaro, Soliloquio. Poesie. "...come nota che vibra e sfibra l'aria..."
Eranova Bancheri Editrice, Caltanissetta 2010.
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Introduzione di Vito Napoli
Nota editoriale
Poesie: Fine - Corrispondenza - Soliloquio - Pianto - Ataraxia - Sentimento - Spirali - Il Santo - Cella - Tempo - Ricordo - Il dono - Realtà - Abbaglio - Veglia - Il poeta - Partenza - Sopore - Immagine - Sepolcri - Macerie - Cambio - Emigrare - L'ultima corsa - Alla Musa.
Note critiche di Mariza Rusignolo Cenni di Brevitas in Soliloquio di Maxmiliano BancheriNote bio/bibliografiche



* L'opera è stata presentata al Circolo di Compagnia di Canicattì nel gennaio 2012.


Soliloquio

Soliloquio umbratile
di celesti corpi fluttuanti
d'inutile volo.

I fiori che la madre pose:
maschere smorte
di dolore e esperienza.

Sullo scampanìo azzurrino della neve,
ogni sera,
quando le ombre s'allungano e la vita s'accorcia,
ondeggiano,
come grano maturo al carezzar di Zefiro,
brividi di gioia
(sotto ali di sangue e di sogni)
e di dolore.

Pianto

Piansi di lui
come lui fece con gli avi

come nota che vibra e sfibra l'aria.

Non c'è luna senza notte

ma questa notte, è senza luna.

Il poeta

Il poeta, rapito
dall'accalcarsi del pensiero
e insabbiati ricordi,
tra stupida opulenza
o austera essenza,
annaspa e insegue
sfumature spennellate e sfaccettate
di spiragli di sospiri

... la poesia è dei forti...

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