Lettera di Piero Milazzo ad Anna Pecoraro nel centenario (1920-2020) del martirio di Nicola Alongi

Cara Anna, 
ecco alcuni spunti che mi sono venuti in mente: 
(puoi farne l'uso che ritieni più opportuno)

1. La sezione socialista di Prizzi portava proprio il nome di Nicolò Alongi, ucciso dalla mafia per le sue idee rivoluzionarie di riscatto sociale e civile dei ceti più poveri.

2. Su impulso dei socialisti prizzesi, era già stata intitolata al martire socialista una via.

3. Negli anni settanta, a Prizzi si svolse uno sciopero unitario indetto dalle organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL, nel quale i socialisti svolsero un ruolo importante di mobilitazione e di lotta.

4. Nelle prime elezioni per i rappresentanti negli organismi scolastici, i socialisti prizzesi, in comunione d'intenti con i compagni comunisti, presentarono liste unitarie di sinistra, ispirate alla difesa del diritto allo studio come strumento di elevazione non solo culturale, ma anche sociale e politica dei ceti meno abbienti.

5. Nel 1980 i giovani socialisti prizzesi si batterono, con esito positivo, perché a Prizzi si potessero svolgere i corsi delle 150 ore, finalizzati al conseguimento della licenza media per coloro che, prima della riforma della scuola dell'obbligo, non avevano potuto proseguire gli studi, per ragioni prevalentemente sociali ed economiche.

6. Nelle lotte e nelle manifestazioni per il progresso economico, sociale e civile del nostro Paese, anche a Prizzi, come nel resto d'Italia, socialisti e comunisti conducevano assieme le loro battaglie nello stesso sindacato di classe, la CGIL.
Ciao, compagna Anna: hasta la victoria siempre!

Brescia, 29 febbraio 2020

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