L'ex Convento delle Benedettine Cassinesi, a seguito della confisca dei beni ecclesiastici, fu utilizzato dal Comune di Canicattì per vari scopi. Parliamo di una di queste destinazioni.
Il 27 giugno 1912 una determina del commissario Riccardo Padula decise la sistemazione di alcuni locali del piano terra dell'ex monastero ad aule scolastiche. A tale scopo l'ingegnere comunale Salvatore Livatino aveva redatto un progetto dell'importo di lire 4.000.
Nel 1915 alcuni locali furono destinati ad orfanotrofio e si rese necessaria la costruzione di una cucina e di un lavatoio. Quest'ultimo, in calcare compatto grigio, fu realizzato in notevoli dimensioni, perché doveva essere utilizzato per lavare i panni non solo dei bambini ma di tutta la comunità religiosa. Infatti, anche se il convento fu requisito, fu concesso alle religiose presenti di continuare ad abitarvi fino a che morisse l'ultima suora, cosa che sarebbe avvenuta nel 1920 con la scomparsa dell'ultima abbadessa suor Giulia Tiranno. Il Consiglio Comunale, nella seduta del 24 marzo 1915, approvò la spesa di lire 4.500 preventivata dall'Ufficio Tecnico Comunale. Il successivo 27 giugno la Giunta, presieduta dal prosindaco Giovanni Guarino Amella, apportò al progetto alcune modifiche richieste dalla Prefettura e il successivo 27 ottobre affidò l'appalto a Salvatore Di Caro.
Il lavatoio, nonostante le diverse destinazioni subite dall'ex monastero, esiste ancora ed è perfettamente conservato.
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