Nel post sul Venerdì Santo ho messo in risalto come durante questa festa abbia avuto origine il teatro canicattinese, legato in particolare alla sacra rappresentazione del "Mortorio" e cioè della Passione di Cristo. E proprio al "Mortorio" si deve l'inizio della carriera artistica del famoso attore Salvatore Corsitto.
Corsitto nacque a Canicattì nel 1913. Studio' recitazione all'Accademia Nazionale di Arte Drammatica di Roma, ove ebbe come compagni Vittorio Gasman e Ubaldo Lay.
Del "Mortorio" fu a Canicattì, per anni, regista ed attore.
Nel 1950 si trasferì negli Stati Uniti ove, anni dopo, partecipo', accanto a Marlon Brando, al film "Il Padrino" nella parte di Amerigo Bonasera e poi al "The Godfather". Decise però ben presto di rientrare nella sua Canicattì ove morì nel 1999.
La sacra rappresentazione del "Mortorio" ancora oggi a Canicattì è uno dei momenti più importanti della Settimana Santa.
E proprio nei giorni scorsi è stato messo in scena, davanti alla chiesa dello Spirito Santo, nel testo scritto nel 1985 da padre Mario Trupia.
L'opera è stata rappresentata su iniziativa dell'associazione culturale "Li Tri Re" con la collaborazione dei giovani delle parrocchie dello Spirito Santo e San Biagio. Il testo di Mario Trupia è stato in parte modificato e arricchito da Mario Ferrante Bannera e Antonino Cimino, collaborati da Maria Concetta Ragazzo e Sonia Burgio.
Lo scenario è stato quello splendido dello spiazzale dello Spirito Santo, mentre la sacra rappresentazione si svolgeva in passato all'interno di grandi magazzini messi a disposizione da famiglie benestanti e, a partire dai primi del Novecento, nel Teatro Sociale.
GAETANO AUGELLO
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