Nella
sala Ficarra dell’II.SS. “G. Galilei”
di Canicattì, giorno 22 febbraio c.m., alla presenza del Dirigente Scolastico
Prof. Vincenzo Fontana, dei professori Giovanna Intoci, Salvatore Vaiana, Luigia
Meli, si è svolto l’incontro con la scrittrice Licia Cardillo Di Prima che ha presentato agli alunni delle classi
quarte la sua opera: “Una pietra dall’aria”.
Questo è il quarto appuntamento culturale, programmato fra le attività della
biblioteca, finalizzato all’educazione alla lettura di opere narrative
contemporanee di autori siciliani ed al confronto diretto con lo scrittore. Il
Dirigente Fontana, aperti i lavori, ha espresso i suoi apprezzamenti all’autrice
per la sua intensa attività di scrittrice, affermata a livello nazionale, le
cui numerose pubblicazioni hanno ricevuto consensi dal pubblico, dalla critica
e numerosi premi letterari. Il ruolo di
moderatrice è stato svolto dalla prof.ssa Luisella Meli, fra gli organizzatori
dell’evento, insieme al prof. Salvatore Vaiana.
La presentazione dell’opera è stata affidata
alla prof.ssa Giovanna Intoci che in apertura ha evidenziato la grande passione
della scrittrice siciliana per la sua terra e di come in molte delle sue opere
sia riuscita ad evidenziarne le contraddizioni, con spirito critico
costruttivo, sempre intravedendo una possibilità di riscatto sociale. Nel
romanzo “Una Pietra dall’aria” - ha dichiarato la relatrice - si affrontano
infatti i
temi del ritorno, dell’amore, della denuncia, della volontà di riscatto, della
speranza. Protagonista indiscussa del
romanzo è la Sicilia, rappresentata attraverso puntuali descrizioni del
paesaggio, aspro e incantato, che si riflette nel comportamento, nei gesti,
nell’anima dei suoi abitanti. Rocca Regina, un paesino della Sicilia, vede il
ritorno di Gino Roveri, un siciliano trapiantato a Milano, per assistere al
funerale dell’amico Renzino Puglisi, ucciso, apparentemente senza un motivo. Dalla scena in
casa del defunto, dove la scrittrice fornisce un primo spaccato del luogo e dei
suoi abitanti che pantomimano un’interpretazione dell’accaduto, mettendo in
scena incredulità, cordoglio, meraviglia per un fatto apparentemente
inspiegabile, per nascondere la verità che invece è lì sotto gli occhi di
tutti, alla visita di Gino Roveri al circolo del paese, in cui sembra di
assistere ad una sorta di rappresentazione i cui protagonisti spiegano la
scomparsa di un compaesano con facili allusioni ad una fuga d’amore, si vive
l’atmosfera della paura che genera menzogna. Con una prosa elegante ricca di
sfumature, di richiami letterari, con alcune citazioni dialettali, (il titolo
ne è un esempio in quanto traduzione di un detto siciliano), l’autrice
intessendo le fila di un giallo, riesce magistralmente a rappresentare la
realtà inquietante della Sicilia, del suo passato e del presente, in cui, in un
miscuglio indefinito, si compenetrano apparenza, verità, malaffare, cultura,
tradizione e pericolosa modernità. Licia Cardillo Di Prima, in questo romanzo
svelando le trame di potere e di danaro che hanno portato al delitto, con il
lieto fine che si scopre nell'epilogo, rappresentato dal trionfo della verità,
fornisce una speranza ai siciliani che, come Gino Roveri, il medico Curti, il
farmacista Merilli, credono nella possibilità che la giustizia possa trionfare.
L’opera appassiona- conclude la relatrice- perché ha il taglio del giallo che
conduce passo passo alla scoperta della verità ed affascina per la sapienza
descrittiva dei luoghi, dei personaggi, degli stati d’animo, delle situazioni
che vengono rappresentate secondo lo spirito della Sicilia con il suo fascino,
con le sue luci e le sue ombre.
Nel
suo intervento la scrittrice Licia Cardillo Di Prima si è rivolta ai giovani
presenti, incitandoli alla responsabilità, a credere nella possibilità del
riscatto sociale, a combattere tutte le forme di pregiudizio, di prepotenza, a
non abbandonare mai la speranza nel cambiamento, perché la cultura, la
letteratura e l’arte possono fornire la via della salvezza.
Durante l’incontro gli alunni presenti sono
stati i veri protagonisti della mattinata culturale, con canti a tema ed
intermezzi musicali, ne hanno scandito le varie fasi ed alla fine hanno letto brani
dell’opera e rivolto domande alla scrittrice che nelle sue risposte ha
ripercorso la trama del romanzo, le tematiche ed ha esortato i giovani ad agire
per migliorare la nostra terra e a non perdere la speranza che le cose possano
cambiare.
Presentazione della Prof.ssa Giovanna Intoci |
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