GIOVANNI TESÈ, Pensieri e frasi sulla Costituzione Italiana


Pensieri e frasi sulla Costituzione Italiana tratti da discorsi, scritti, saggi, lezioni  dell’Avv. Giovanni Tesè a cura degli alunni delle classi III C, IV D, VC AFM dell’II.SS. “G. Galilei" di Canicattì nell’anno scolastico 2016/2017.









«I 556 costituenti di cui ventuno donne, appena eletti, abbandonarono ogni integralismo ideologico e ogni interesse di parte o di partito, si confrontarono e si scontrarono anche duramente, mediarono con ogni sforzo posizioni diametralmente opposte e guardando con spirito unitario solo all’interesse e all’avvenire del Popolo Italiano, consegnarono all’Italia e agli italiani una Costituzione di tutto il Popolo e per tutto il Popolo, unico depositario della sovranità».

«Le madri e i padri costituenti, concordemente, ritennero e riconobbero prioritari, inalienabili, inviolabili, insopprimibili e imprescindibili i valori della libertà e della centralità della persona umana come soggetto di diritti naturali».

«La promozione culturale, sociale, politica ed economica di tutti i cittadini, nella democrazia, nella libertà, nell'uguaglianza, nella solidarietà e nella giustizia, rappresentò il fine primario delle nostre madri e dei nostri padri costituenti».

«Nei centotrentanove articoli che componevano originariamente la nostra Costituzione, le madri e i padri costituenti, immisero la sintesi più alta delle millenarie tradizioni storiche, culturali, giuridiche e ideali del popolo italiano».

«Il riconoscimento e la garanzia dei diritti naturali originari, inviolabili e imprescrittibili di ogni persona umana sia singolarmente sia nelle formazioni sociali ove svolge la sua personalità, unitamente all’uguaglianza sostanziale di tutti i cittadini e ai valori della vita, della pace, della giustizia, della solidarietà, della democrazia e della libertà, costituirono i pilastri intangibili ai quali l’intera Carta Costituzionale s’ispira».

«Le madri e i padri costituenti affermarono solennemente l’unità e l’indivisibilità della Repubblica che ha il compito di riconoscere e promuovere le autonomie locali e di attuare il più ampio decentramento amministrativo».

«Le libertà personali, di religione, di riunione e di associazione, di domicilio, di circolazione e di soggiorno, di comunicazione, di manifestazione del pensiero e di stampa furono solennemente riconosciute tra i diritti originari e inviolabili dell’uomo e consacrate nella Carta Costituzionale aperta a riconoscere e tutelare i diritti e i valori emergenti con l’evolversi della società e che saranno accettati e condivisi dalla coscienza sociale».

«Le madri e i padri costituenti conferirono particolare tutela al diritto alla salute, all’istruzione, alle formazioni sociali, ai diritti della famiglia riconosciuta come società naturale fondata sul matrimonio e alla scuola considerata il luogo più significativo e importante per la socializzazione e l’istruzione dei giovani».
«Le madri e i padri costituenti riservarono ai doveri pubblici la stessa rilevanza conferita ai diritti. I doveri “inderogabili” di solidarietà politica, economica e sociale furono solennemente sanciti nella nostra Costituzione e al tempo stesso costituirono la condizione imprescindibile per garantire l’affermazione degli stessi diritti».

«I costituenti, consapevoli che una Costituzione democratica deve guardare lontano e costituire sempre un argine all’invadenza di ogni arbitrio e di ogni potere, al fine di garantire l’equilibrio tra la funzione legislativa, amministrativa e giurisdizionale dello Stato accolsero il principio della “separazione dei poteri” o meglio il principio della “diffusione dei poteri” fra pluralità di soggetti e organi distinti e dei reciproci contrappesi».

«Le madri e i padri costituenti, a garanzia del Popolo italiano, vollero una Costituzione scritta e “rigida” tale da non poter essere modificata o stravolta con ordinari provvedimenti legislativi o surrettiziamente con leggi quand’anche formalmente costituzionali».
«Oggi a distanza di quasi settanta anni dall’entrata in vigore della Carta Costituzionale non è retorico chiedersi se gli obiettivi previsti siano stati concretamente raggiunti; certamente no. Siamo fortemente convinti che la nostra Costituzione sia ancora in gran parte da attuare».

«A quasi settanta anni dall’entrata in vigore della Carta Costituzionale sentiamo forte e insopprimibile, oggi più che mai, l’esigenza d’istituzioni credibili capaci di assicurare una democrazia veramente compiuta».

«A Voi giovani affidiamo idealmente la nostra Costituzione perché possiate far vostro l’inestimabile patrimonio di valori e d’ideali in essa consacrati».

«A voi giovani sentiamo di dovere affidare idealmente la nostra Costituzione, ereditata dalle madri e dai padri costituenti, perché ciascuno di Voi possa studiarla, divulgarla, praticarla, custodirla, amarla, tenerla nel cuore e soprattutto difenderla, con ogni sacrificio che potrebbe essere necessario».

«Non è automatico che princìpi e valori, seppur sanciti in un documento solenne qual è la Costituzione, possano consolidarsi irreversibilmente».

«Cari giovani, sappiate che l’inestimabile valore della libertà può essere abolito non soltanto da dittatori o governanti spregiudicati; può essere vanificato anche da dittature elettive o da false democrazie in modo subdolo, lento, strisciante e impercettibile, con provvedimenti e comportamenti apparentemente innocui e formalmente legittimi. Questo è il pericolo più grave e terribile, poiché è silente e impalpabile. Di ciò si rischia di rendersene conto però solo quando tutto potrebbe essere irrimediabilmente perduto».

«Occorre controllare, vigilare, agire, impegnarsi perché nessuno, nessun gruppo, nessun partito, nessuna parte politica possa tentare di privarci dei diritti naturali, originari e inviolabili di ogni essere umano».

«Guai se dovesse venir meno, da parte di chicchessia, singoli o istituzioni, l’amore e il rispetto per i princìpi e i valori solennemente sanciti nella nostra Carta Fondamentale».

«Guai se l’esercizio della sovranità popolare dovesse esaurirsi solo in quei pochi minuti necessari per eleggere i candidati nei consessi elettivi e senza quindi il concorso costante degli elettori e degli eletti nell’esercizio dei poteri».

«Cari giovani, occorre tutto il nostro impegno di uomini liberi e di cittadini consapevoli e soprattutto il vostro impegno, con la freschezza e l’ardore giovanile, nel partecipare, promuovere, difendere e ampliare gli spazi di libertà e democrazia, tenendo sempre presenti i doveri inderogabili di ciascuno, per realizzare in concreto la pienezza della Cittadinanza».

«Siamo consapevoli che nulla su questa terra è eterno, immodificabile, valido sempre: una Costituzione può sempre essere modificata o riscritta; ma il patrimonio d’ideali e di valori, consacrati nella Carta Fondamentale dalle nostre madri e dai nostri padri costituenti e da loro lasciato in eredità al popolo italiano, è solo da tutelare, da attuare e da arricchire».

«La Nostra Costituzione Repubblicana, a distanza di quasi settant’anni è nella sua piena attualità e autorevolezza; essa rappresenta un faro, una fonte inestimabile e inesauribile e costituisce la garanzia e il fondamento di una società avanzata, civile, solidale e giusta».

«Consapevoli del sacrificio e dell’impegno profuso dalle madri e dai padri costituenti, occorre che specialmente voi giovani sappiate riprendere la fiaccola della Libertà e della Verità e con coraggio, passione, responsabilità e rigore morale per riaccendere la fiducia e la speranza e per costruire un mondo più umano e più giusto».

«È compito e dovere di ogni cittadino italiano sostenere, preservare, difendere proteggere e serbare fedeltà alla Costituzione repubblicana che le nostre madri e i nostri padri costituenti ci hanno lasciato in eredità».

«Oggi il nostro Paese non ha bisogno di demolitori, di picconatori o di rottamatori; ha bisogno, invece, d’ideatori, di costruttori, di persone responsabili che abbiano il coraggio di assumere lo spirito di servizio e la fraternità come stelle polari del proprio impegno politico e che siano capaci di creare lavoro, sviluppo, benessere, prosperità e sicurezza per ridare fiducia a ogni essere umano e specialmente alle nuove generazioni; ha bisogno di persone capaci di promuovere una politica e un’economia con un forte riferimento etico per realizzare uno Stato per la persona e non il contrario; ha bisogno di persone capaci di agire concretamente per custodire il creato, tutelare l’ambiente e realizzare il bene comune; ha bisogno di uomini e donne capaci di contribuire alla tutela, alla promozione e all’affermazione dei diritti originari e inalienabili di ogni persona umana; ha bisogno di persone capaci di impegnarsi, con cuore sincero, per garantire e promuovere nuovi spazi di cittadinanza, di partecipazione, di libertà e di democrazia e soprattutto ha bisogno di rappresentanti legittimati dal popolo sovrano non per smantellare e mutilare la nostra Carta Costituzionale ma per portarla concretamente a compimento».

Giovanni Tesè

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