LUIGI FICARRA, Su Dinucci - L'Isis - Russia, Usa ed Europa

L’errore retrospettivo di Dinucci e di altri è di considerare la Russia di Putin come se fosse un paese socialista, erede della repubblica sei Soviet,  non, quale è, un paese capitalista, anche con tratti fortemente autoritari, e con propri interessi di potenza in contrasto con altri paesi capitalistici. E penso che l’errore di Dinucci e dei compagni a lui vicini dipenda dal fascino che su di essi esercita Putin per la riabilitazione che va facendo di Stalin per dar più forza al suo potere accentratore.
Dinucci, mentre dice (http://ilmanifesto.info/la-strategia-del-caos/) che l’Isis è il prodotto della destrutturazione di un’intera area (Iraq, Siria, Libia, cui c’è da aggiungere l’Afghanistan), causata dalle guerre imperialiste di USA-Europa, commette l’errore di non considerare che esso (l’Isis) ha da tempo ormai raggiunto una sua piena autonomia economico-finanziaria, politica e militare; non è una canna al vento, un quilibet qualsiasi, che gli USA , l’Europa o la Russia, possono orientare come vogliono. Esso dirige le sue azioni contro Usa ed Europa, attaccati come responsabili dei disastri causati, esprime un’ideologia essenzialmente razzista e di dominio, e aggredisce oggi anche la Russia come sua nemica per l’intervento contro di esso in Siria, il paese dove domina, fortemente contrastata, la dinastia degli Assad.
Per cui sbaglia Dinucci, laddove scrive che “la strage di innocenti (avvenuta venerdì scorso a Parigi) è stata provocata dalla serie di bombe a frammentazione geopolitica, fatte esplodere secondo una precisa strategia”, alludendo chiaramente agli USA e alla Francia stessa; ovvero dove parla di “una «jihad» di fatto funzionale alla strategia Usa/Nato”.
E con la sua errata analisi e la sua visione della Russia di Putin come fosse l’erede della Rivoluzione di Ottobre, non riesce a comprendere la stretta alleanza stabilitasi fra Francia e Russia contro l’Isis e scrive che “l’attacco terroristico di Parigi, eseguito da una manovalanza convinta di colpire l’odiato Occidente, è avvenuto con perfetto tempismo nel momento in cui la Russia, intervenendo militarmente, ha bloccato il piano Usa/Nato di demolire lo Stato siriano e ha annunciato contromisure militari alla crescente espansione della Nato ad Est”.
Non comprende Dinucci che gli USA, la Francia, domani tutta l’Europa, sono oggi in parte, e lo saranno domani in toto, alleati con la Russia, per riaffermare, con divisione di compiti, il dominio imperialista su tutta un’area politica destrutturata dalle precedenti ed in parte attuali guerre in Iraq, Afghanistan, Siria, Libia, e procedere poi all'assegnazione  di zone d’influenza, anche in Siria – (Campoformio docet).
Uno dei più grandi storici del ‘900, Pirenne, scrisse un libro che è stato per me molto formativo, “Maometto e Carlo Magno”, in cui spiega che conseguenza della grandiosa conquista musulmana di tutto il medio oriente, di parte dell’India, di tutto il nord Africa, della Sicilia e della Spagna, è stata la nascita del potente stato carolingio, che ad essa si contrappose.
Ma le azioni poi svolte in piena autonomia dallo stato carolingio, per affermare in Europa la sua egemonia, non erano certo funzionali alla “strategia musulmana”, ovvero da questa dirette.
La storia va compresa cum grano salis.
Luigi f.

6 commenti:

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  2. Il punto di Giulietto Chiesa: “L’isteria anti-russa è un piano di guerra”
    https://www.youtube.com/watch?v=EtiT1nwxTb8

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  3. Giuseppe Carlo Marino
    23 luglio 2016 •
    UN DICIOTTENNE DISTURBATO E FOLLE HA TENUTO IN SCACCO (MATTO) UN'INTERA GRANDE CITTA', MA LA SOSTANZA DEL POST NON CAMBIA.
    ATTENTATI, OVVERO FOLLIA DI MONACO, NIZZA E..."DINTORNI". Nei media si sbofonchia, si pontifica, si "solonizza" con le voci e i volti dei soliti santoni; ognuno che parla innalza nel vuoto di pensiero fumigazioni di saccenteria un po' castrata, nonché di tentativi di giudizio. Ma ho l'impressione che, tra polizie e commentatori, si rincorrano i sintomi, mentre resta ignota e inarrivabile la malattia. A nessuno viene in mente che stiamo vivendo una rivoluzione epocale nella quale ad accendere il fanatismo è lo scontro, irrisolvibile, tra la stupidità di una "società opulenta" pretestuosamente "democratica" e l'odio degli esclusi, resi folli e feroci dalla disperazione.
    A nessuno viene in mente che quanto accade non sarebbe mai accaduto se l'Occidente capitalistico non avesse conosciuto il falso, autolesionistico "trionfo" del 1989.
    https://www.facebook.com/giuseppecarlo.marino/posts/1325879997439481

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