Sorprende il colore sovranazionale della scrittura di Diego Guadagnino, in un’opera che si nutre dell’elegia della memoria e della linfa socioculturale siciliana. E che costituisce pertanto la prova di come chi canti di materia siciliana non debba necessariamente restare paralizzato in un universo eidetico e formale abusato e concluso.
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