Giovedì 27 febbraio alle ore 10,00, ci sarà la presentazione del libro di Gero Difrancesco Riesi 1919: la guerra non è ancora finita, presso l'aula magna del liceo Classico Ruggero Settimo di Caltanissetta con la partecipazione della signora prefetto dott.ssa Cosima Di Stani e della professoressa Sonia Zaccaria, docente di Storia e Filosofia.
L'iniziativa promossa dalla dirigente scolastica dott.ssa Irene Collerone, patrocinata dall'Ufficio Scolastico Regionale di Caltanissetta diretto dalla dottoressa Ombretta Cuttaia e dalla Prefettura di Caltanissetta, vuole ricordare un episodio tragico della storia nazionale accaduto a Riesi (ma anche a Terranova) nell'ottobre del 1919, durante la lotta per la spartizione delle terre incolte e mal coltivate. E' l'occasione per rivisitare non solo le cause e gli effetti di un momento particolare di tensione sociale susseguente alla Grande Guerra, ma anche per capire l'articolazione dello stato italiano post-unitario sul territorio e la figura dei prefetti nei cambiamenti istituzionali.
Il libro di Gero Difrancesco racconta la strage di 14 contadini tra Riesi e Gela durante l'occupazione dei feudi di cui si richiedeva l'espropriazione per aumentare la produzione granaria. Una strage dimenticata ed impunita che non ha registrato neanche una procedimento giudiziario. Il convegno, cui sono state invitate le quinte classi degli istituti superiori della città e della provincia, vuole rappresentare un momento di congiunzione della Storia con l'Educazione civica ritornata a pieno titolo tra le materie di insegnamento scolastico. E' un momento, oltre che didattico e di formazione che accende i riflettori sulla storia della nazione attraverso fatti particolari, anche esplicativo di come lo stato democratico abbia cambiato il suo modo di rapportarsi con i conflitti sociali attraverso i suoi organi periferici.
A presentarne il valore didattico sarà la professoressa Sonia Zaccaria, Presidente del Comitato Scientifico della rivista “Studi Storici Siciliani” [ rivista semestrale arrivata al suo ottavo numero di edizione] ricordandoci come: “nella qualità di docente di storia che spiega agli alunni le modalità delle trasformazioni politiche e sociali, ritiene valido l'approccio storico ai contesti socio economici più da un punto di vista narrativo che statistico, creando i presupposti del coinvolgimento degli studenti non solo cognitivo ma anche emotivo. Chi legge il libro si accorge immediatamente di trovarsi dentro la storia e di viverne i momenti cruciali“.
Sua eccellenza Cosima Di Stani approfondirà la figura e il ruolo del prefetto nei 160 anni di unità della nazione, evidenziandone le peculiarità politiche ed amministrative in quell'arco di tempo che ha visto l'Italia passare dalla forma stato monarchica a quelle repubblicana nei contesti governativi e parlamentari diversi.
Un ruolo importante svolgeranno gli alunni dell'Istituto leggendo pagine del libro durante il corso del convegno e manifestando le loro qualità artistico-coreutico.
Gero Difrancesco, che oltre ad essere uno storico è stato anche sindaco e consigliere provinciale, concluderà la giornata di studio con un suo intervento nel quale, come ci ha anticipato “vuole suggerire alle scuole un approfondimento della storia locale come elemento di conoscenza della storia nazionale affinché la scuola diventi un laboratorio didattico punto di riferimento e di raccordo tra le istituzioni e i cittadini che vogliono avere consapevolezza della propria identità sociale: perché non esiste una storia maggiore degna di attenzione ed una storia minore di secondo livello, ma esiste in contesti più o meno ampi, soltanto la storia dell'uomo”.
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