Libriamoci 2018, Stefania Rinaldi all'Istituto "Galilei" di Canicattì (24 ottobre)

Stefania Rinaldi
Come cenere a Vallaida
2018






Stefania Rinaldi

Nasce nel marzo del 1987. A Caltanissetta compie il proprio percorso di studi sino al conseguimento del diploma di maturità classica a indirizzo linguistico, per poi proseguire con l’esperienza universitaria presso la facoltà di Scienze dell’Amministrazione dell’ateneo catanese dove, con tesi in diritto penale su Donne di mafia, nel 2012, conseguirà laurea con lode. Impegnata per diversi anni nel sociale, si interessa in modo particolare all’universo femminile, all’interno del quale prenderanno vita le due protagoniste del suo primo romanzo Il complesso della vedova (2014). Come cenere a Vallaida è il suo ultimo romanzo, il primo pubblicato con Bonfirraro.

Come cenere a Vallaida

Quella di Paolo è una famiglia all’apparenza come tante altre: un padre premuroso, una madre amorevole, una figlia giovane e ambiziosa.
Questa visibile normalità rappresenta il frutto di anni di verità omesse su quella che è la vera storia di Paolo che, per amore di sua figlia Martina, ha da tempo deciso di chiudere con quel passato tanto doloroso che finiva con il mettere in discussione le origini stesse della loro famiglia.
Una famiglia messa a dura prova dall’improvvisa malattia della moglie, che condizionerà la vita di Paolo il quale, suo malgrado, dovrà adeguarsi e far fronte alla nuova situazione. Questo renderà necessario un tuffo nel passato che l’uomo compirà con sua figlia Martina, rivelandosi a essa senza più filtri. La giovane riscoprirà un padre profondamente diverso, un uomo che, pur mostrandosi sempre ottimista e forte, si mette a nudo senza timore di dover ammettere le sue paure e di dover lottare contro la malattia della moglie: l’Alzheimer.
Una storia fortemente dominata dai sentimenti e dalla teatralità, un rincorrersi di eventi che, quasi inconsapevolmente, andranno a dar vita alla più bella Opera mai portata in scena: quella di Paolo e Viola che, ironia della sorte, sembra essere stata partorita dall’abilità di un Giuseppe Verdi che, meglio di chiunque altro, riesce a portarla nei due più importanti teatri che hanno segnato la vita di Paolo.

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La manifestazione a Canicattì



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Resoconto della manifestazione a Naro a cura della prof.ssa Giusy Alaimo

Si è svolto nella mattinata di giorno 24 ottobre il secondo appuntamento con gli scrittori (dopo quello con Sal Costa), programmato in seno al progetto “Libriamoci”.
Questa volta ospite del “Federico II” è stata la scrittrice nissena Stefania Rinaldi che ha presentato il romanzo “Come cenere a Vallaida”, pubblicato lo scorso maggio dalla casa editrice Bonfirraro.
Hanno incontrato la scrittrice gli alunni delle classi III A e III B guidati dalle professoresse Calogera Parla e Alida Turco
Dopo la lettura di alcuni passi dell’opera, accuratamente scelti, numerose domande sono state rivolte dai ragazzi all'autrice, la quale ha risposto, rivelando come è nata l'idea del libro ed esplicando gli aspetti più affascinanti del suo lavoro di scrittrice. 
L'interesse e la partecipazione degli alunni sono stati sollecitati anche dalla trattazione di una malattia, terribile ma molto diffusa, come il morbo di Alzheimer, su cui gli alunni hanno concentrato la loro attenzione e curiosità, conducendo la scrittrice a spiegare il percorso di tale malattia in relazione ai familiari del malato e alla realtà circostante. A loro volta, i ragazzi -anagraficamente lontani dall’età in cui è possibile l’avverarsi del decadimento cognitivo, ma sensibilmente vicini a tale tematica- hanno di buon grado accolto il messaggio lanciato da Stefania Rinaldi, ovvero quello di lasciarsi coinvolgere in attività di volontariato a favore dei malati di Alzheimer. 
Le conclusioni dell’incontro sono state tratte dal professor Giovanni Tesè, il quale ha mirabilmente analizzato e sintetizzato gli aspetti dell’iniziativa, sottolineando soprattutto il contributo notevole che la lettura fornisce alla formazione culturale e umana.



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