Nel 1848 la rivoluzione antiborbonica sviluppatasi in Sicilia, e che portò alla dichiarazione di decadenza del re Ferdinando II, ebbe a Canicatti un forte appoggio da parte di padre Francesco Decaro, francescano dei minori osservanti del convento dello Spirito Santo.
Allora, e fino a non molti anni fa, durante la Quaresima, nella Chiesa Madre veniva tenuto il cosiddetto Quaresimale - una predica ogni sera per quaranta giorni - che coinvolgeva tutta la popolazione. Il quaresimalista veniva nominato dal Comune che assegnava una adeguata retribuzione. Ma, in quell'anno, il Comitato Municipale per ristrettezze economiche non poté nominare un predicatore e stabilì che le prediche sarebbero state tenute gratuitamente, a turno, dai mansionari della Matrice.
A questo punto padre Decaro si offrì di predicare gratuitamente e profittò dell'occasione per diffondere le sue idee patriottiche ed antiborboniche. Predicò, a partire dall'otto marzo, con grande gradimento da parte dei fedeli. Al termine il Comitato gli fece omaggio di sei onze.
Dopo il ritorno dei Borbone, nel 1849, il frate francescano fu arrestato a Trapani dove si era recato per predicare un altro Quaresimale. Fu tradotto a Palermo, processato e condannato a lunghi anni di carcere. La madre, Angelina Lauricella Letizia, con grande coraggio si recò a Palermo ed ottenne la commutazione della pena carceraria in quella dell’esilio. Il frate si recò in America, ove fu parroco a New York e visitatore apostolico della California; fu quindi commissario generale della Terrasanta e missionario apostolico della Santa Sede.
Dopo aver dimorato a Napoli per alcuni anni, tornò a Canicatti, ove morì il 16 novembre del 1894.
Era nato a Canicatti il 6 ottobre del 1820; entrato nell'Ordine dei Frati Minori, era stato consacrato sacerdote a Montalto, nelle Marche. Era stato professore di Sacra Eloquenza e Teologia e socio delle accademie Volsca e Araldica Peloritana.
GAETANO AUGELLO
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