Gaetano Augello, CANICATTI' - LA CHIESA RURALE E LA F E S T A D E L L A M A D O N N A D E L L 'A I U T O

Nell'immaginario collettivo canicattinese la chiesetta della Madonna dell'Aiuto, posta nelle immediate vicinanze della città, rappresenta un luogo della memoria legato alle antiche tradizioni della società contadina e, per chi ritorna, dopo un viaggio in treno o in macchina, indica l'avvicinarsi alla propria casa ed ai propri cari. Quando col telefonino si annuncia "sono alla Madonna dell'Aiuto" significa "sto arrivando, sono già a casa".

Tutto ciò spiega il perdurare - anzi lo sviluppo - della festa della Madonna dell'Aiuto, in controtendenza rispetto a tante altre feste. La prima domenica di settembre e' da secoli un appuntamento caro a quanti abitano nelle case rurali della zona e a tutti.
La creazione di una prima edicola votiva - una "cappidduzza" con un disegno o un quadro della Madonna - risale ai primi anni dell'Ottocento ed è collegata, come spesso accade, ad un fatto straordinario e talora "miracoloso".
Si narra che un giorno un contadino si trovasse a passare, a dorso di un mulo, per la zona allora detta "Passo del Bardaro". Ad un certo punto si fermò per procedere alla pulizia della pipa con un chiodo, quando l'apparizione improvvisa di un cane fece imbestialire (si fa per dire dal momento che bestia lo era già di suo) il mulo colpito dal chiodo. Il contadino, mentre balzava rovinosamente a terra, ebbe la presenza di spirito di invocare "Madonna aiutami" e si trovò ben presto adagiato a terra comodamente, come su un cuscino, mentre il mulo "pentito" gli si prostrava avanti implorando venia. Il contadino, riconoscente, fece voto alla Madonna di realizzare sul posto una cappella e, in breve tempo, mantenne l'impegno.  
L'edicola votiva, che avrebbe creato il nuovo toponimo "Madonna dell'Aiuto", era collocata nel territorio del Comune di Caltanissetta - che si estendeva allora fino alle porte di Canicattì - e nella diocesi di Girgenti.  
Nel 1844 papa Gregorio XVI istituiva la diocesi di Caltanissetta cui venivano assegnati ben 13 comuni della diocesi di Girgenti e tra essi la stessa città di Caltanissetta. La chiesetta della Madonna dell'Aiuto che, ribadiamo, faceva parte del comune di Caltanissetta, passava dalla diocesi di Girgenti a quella appena istituita.  
Nel 1934 venivano completate le necessarie operazioni di misurazione in applicazione del Regio Decreto del 25 marzo del 1929 che ampliava il territorio del Comune di Canicattì da 5.730 a 9.142 ettari. A seguito di ciò la chiesetta della Madonna dell'Aiuto entrava a far parte del territorio comunale di Canicattì e, conseguentemente, della diocesi di Girgenti.  
La chiesa della Madonna dell'Aiuto e' oggi la chiesa della diocesi di Agrigento che si incontra per prima per chi giunge da Palermo, Catania, Messina e per questo quando viene nominato in diocesi un nuovo vescovo, questi, prima di raggiungere la Cattedrale di Agrigento, sosta in preghiera in questa chiesa.  
Ciò ovviamente quando il nuovo presule proviene da una di quelle città; così è stato per l'arcivescovo (oggi cardinale) Francesco Montenegro quando da Messina giunse nella nostra diocesi il 17 maggio del 2008.  
Intorno alla metà dell'Ottocento - non abbiamo date sicure - al posto della vecchia "cappidduzza" veniva eretta una chiesetta molto bella nella sua austerità.
A realizzarla fu Filippo Magri' che un giorno, lavorando in una cava di pietra ai piedi del monte Bardaro, rimase seppellito, a seguito di una carica esplosiva, sotto un cumulo di pietre. Appena liberato, fece voto alla Madonna di costruire una chiesetta. Tutto ciò col contributo dei proprietari della cava: Vincenzo Martines ed i figli Rosario e Francesco.
L'esistenza della chiesetta e' documentata da un atto ufficiale del vescovo di Girgenti Antonio Turano che, nella "relazione ad limina" inviata a Roma in data 15 luglio 1878, elencava le 21 chiese di Canicattì e, tra esse, quelle rurali della Beata Maria Vergine dell'Aiuto "ad praesens clausa cultui" (attualmente chiusa al culto), della Madonna delle Grazie detta di Gulfi e del Purgatorio in contrada Rinazzi.
La nuova chiesa operava in una zona posta sulla direttrice di importanti arterie: nel 1869 il Consiglio Comunale di Canicattì, tra le strade più importanti del territorio, indicava "Via Madonna dell'Aiuto e fondaco Scaglione - Da Madonna d'Aiuto a Grottarossa- Fondaco Scaglione, Pinzelli e Fazii" e "Via Taverna e Acci - Da Madonna dell'Aiuto a Portella Cazzola, Taverna e Acci.  
La zona, che durante il regno dei Borbone era stata avvantaggiata dalla trasformazione della vecchia regia trazzera montagna-marina - che collegava il mare di Girgenti, a Caltanissetta, Castrogiovanni e Catania - in strada carreggiabile (l'utilizzo del carretto come mezzo di trasporto fu una vera rivoluzione per quei tempi!) fu valorizzata ulteriormente dalla costruzione della strada ferrata - negli anni Settanta dell'Ottocento - e dalla costruzione, proprio in quella contrada, della prima stazione ferroviaria di Canicattì ove si incrociavano l'Aragona Caldare-Canicattì e la Caltanissetta-Canicattì e poi Licata.
Il 23 agosto 1864 fu collocato sull'altare della chiesetta un quadro della Madonna dell'Aiuto offerto "per devozione" dai coniugi Antonino e Carmela La Torre. Nel 1889 al suo posto fu collocata una statua della Madonna dell'Aiuto realizzata dallo scultore nisseno Francesco Biancardi e donata da Carmelo Sammartino. Nel 1988 Adele Amico Biancardi, nipote dello scultore, donava alla chiesetta un organo elettrico.I
Il vescovo di Agrigento Giovanni Battista Peruzzo nel luglio del 1950 elevava la chiesetta al rango di parrocchia nominando come primo parroco il sacerdote Giuseppe Graci, già insegnate elementare e rettore della chiesa di Santa Lucia.
Nella guida della parrocchia si sono succeduti Luigi La Mantia, Benedetto Di Naro, Gioacchino Tiranno e, oggi, Calogero Capobianco. E proprio a don Benedetto Di Naro - per tutti Benito Di Naro - un sacerdote gracile nella salute ma di forte animo - si deve la realizzazione della nuova chiesa, molto bella e suggestiva, inaugurata il 3 settembre 1977.
Il 2 giugno 1987 la chiesa fu elevata al rango di Santuario Mariano Diocesano.  
Ancora oggi, ripetiamo, la prima domenica di settembre rappresenta un appuntamento importante per i residenti nella contrada della Madonna dell'Aiuto e per tanti canicattinesi che vivono in città. Alle manifestazioni tradizionali - i falò della vigilia, la 'ntinna, le corse a dorso di muli o di cavalli, l'andirivieni dei tradizionali carretti siciliani, la consumazione degli agnelli e dei primi maiali macellati quasi al termine dell'estate, si sono aggiunte recentemente manifestazioni a carattere sportivo e culturale come le rappresentazioni dei gruppi teatrali dell'Università delle Tre Età di Canicattì e del G.A.D. (Gruppo Arte Drammatica) di. Salvatore Castellano.
Al centro di tutto, naturalmente, una suggestiva e partecipata processione del gruppo statuario della Madonna dell'Aiuto per le stradine della contrada che si conclude davanti alla chiesa parata a festa e sfarzosamente illuminata.

GAETANO AUGELLO

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