Nei primi anni Trenta, tra la villa
comunale e la chiesa di Santa Lucia, fu realizzato il campo sportivo, poi
intitolato a Carlotta Bordonaro, una figlia del barone Gabriele Chiaramonte
Bordonaro scomparsa prematuramente. L’atto di omaggio fu conseguente alla
composizione - avvenuta proprio in quegli anni - di una lite - tra il Comune e
la famiglia Chiaromonte Bordonaro - relativa alla questione degli usi
civici.
Il campo sportivo misurava m. 120 X 45,
secondo le prescrizioni dell’Opera Nazionale Balilla. La
dotazione del suolo necessario per la costruzione dell’impianto sportivo era
stata approvata dal commissario prefettizio Antonio Curcio con delibera n. 203
del 3 novembre 1927 che qui riportiamo:
Vista la
circolare 31 ottobre 1927, n. 258, della Federazione Generale Enti Autarchici,
Federazione Provinciale di Agrigento, riguardante la costituzione dei campi
sportivi, in adempimento di quanto con nota 16 settembre 1927 Sua Eccellenza il
Segretario Generale del Partito Nazionale Fascista On. Turati prescrisse in
merito ai campi sportivi medesimi.
Ritenuto che
oltre ad obbedire a un ordine deve essere prontamente istituito il campo
sportivo per una già sentita necessità espressa dalla gioventù della città e
pertanto l’Amministrazione ha il dovere di dare tutto quanto è possibile perché
il comando sia subito tradotto in esecuzione.
Ritenuto che il
Comune possiede tra i pochi beni patrimoniali il terreno in contrada S. Lucia
in parte del quale è sorta la Villa della Vittoria mentre una superficie è libera
delle dimensioni di m. 120 x 45 a monte della detta villa e nel quale può
essere istituito il campo sportivo.
Ritenuto che
con la cessione di detto terreno per la istituzione del campo si viene a dare
il primo passo per la realizzazione dell’idea mentre l’Amministrazione si
riserva di provvedere ai mezzi per la costruzione.
Decreta
Destinare la
superficie di terreno disponibile di proprietà del Comune in contrada S. Lucia
a monte ovest della Villa della Vittoria, nelle dimensioni di metri centoventi
per metri quarantacinque, a campo sportivo, secondo le direttive e le
disposizioni emanate e da emanare dalla segreteria del Partito Nazionale
Fascista.
In “contrada S. Lucia-Acquanuova” il
Comune, in data 28 agosto 1930, deliberò di acquistare mq 579 e centimetri 15
di terreno dai signori Antonino Gangitano, Luigi Capizzi e Luigi Gallo. Si
trattava di una striscia di terreno contigua alla villa comunale e al campo
sportivo, lungo tutto il tracciato delle attuali vie Carlo Botta e Carlo Amato.
L’atto fu rogato in data 26 ottobre 1932 in Municipio dal notaio
Gaetano Martorana di Canicattì. Per il Comune firmò il commissario prefettizio dottor Salvatore
Iacono. Fu pagato un prezzo di lire 12 al mq per un totale di £ 6949,80.
Gaetano Augello
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