Egregio dr. [Aldo] Cazzullo,
leggo il Corriere
quotidianamente da circa cinque anni, perché l’ho sempre considerato il
giornale più completo di informazioni e più intelligente dello schieramento di
centro e di destra.
Sono rimasto quindi
colpito nel leggere in esso articoli (in particolare suoi e di Mieli) nei quali
si sposa senza il beneficio del minimo dubbio la tesi USA che il governo
siriano, conducendo un attacco contro postazioni avversarie, abbia fatto di
recente uso di armi chimiche.
E’ vero che quando c’è
una guerra, come quella che ci si presenta davanti, l’informazione critica
scompare, venendo sostituita, da un parte e dall’altra, dalla propaganda.
Mi aspettavo però che
voi, quali liberali come affermate di essere, veniste guidati da una
intelligente e critica sospensione del giudizio e non da posizioni
aprioristiche, sposate fideisticamente, senza che in merito esista alcuna
indagine conoscitiva, alcun accertamento.
Lei penso sappia
certamente che alcuni, come ad esempio l’economista canadese, Michel
Chossudovsky, presidente del ‘Centre for Research on Globalization’,
un’organizzazione indipendente di ricerca con sede a Montral, ha di recente
sostenuto, sulla base di una seria documentazione, che il Dipartimento della
difesa USA ha fornito, a partire dal 2012, armi chimiche a gruppi jhadisti
operanti in Siria per il rovesciamento del governo attuale. E anche la nostra
televisione pubblica, subito dopo l’attacco USA alla base aerea siriana, ha
nelle prime trasmissioni detto che anche i succitati gruppi armati hanno fatto
uso di armi chimiche, come peraltro aveva accertato qualche anno fa la
commissione d’inchiesta diretta dalla Del Ponte.
Ricorderà poi che la
NATO scatenò una guerra distruttiva in Kosovo nel 1999 sulla base di una
notizia totalmente falsa: l’inesistente strage Racak; e che USA e Gran
Bretagna, col seguito di altri paesi, scatenarono nel 2003 la guerra di
distruzione in Iraq sulla base di una falsa rappresentazione: che il governo di
Saddam Hussein avesse delle armi di distruzione di massa.
Assad poi, come ha
spiegato Lucio Caracciolo, direttore della rivista Limes, è di destra,
anticomunista e non certo un seguace di Papa Francesco, ma è sveglio e lucido
come il suo amico ed alleato Putin, e mai avrebbe commesso l’errore di
dire al mondo interro che non aveva eliminato nel 2013 tute le armi chimiche
consegnate ai tecnici dell’ONU, che fecero in merito un accertamento molto
scrupoloso.
Mi son chiesto e le
chiedo quindi come mai lei abbia potuto spossare acriticamente la tesi
sbandierata da Trump.
Un cordiale saluto
Luigi Ficarra -
Padova
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