Illustri premiati, egregi premianti, caro arciprete Diego
Martorana, cari Sindaci, gentile Signore e signori e con vivo piacere che vi
porgo il saluto mio personale e del Movimento Cristiano Lavoratori della
Provincia di Agrigento. L’MCL è un Movimento di lavoratori cristiani, di
solidarietà, volontariato e promozione sociale senza alcuna finalità di lucro.
Il Movimento intende promuovere l’affermazione dei principi cristiani nella
vita, nella cultura, negli ordinamenti e nella legislazione.
Questa sera siamo
in questa splendida Piazza, con tanti
dirigenti del Movimento per celebrare, insieme a tutti voi, Il Premio Speciale Solidarietas 2016. Il premio consiste in un
riconoscimento che viene storicizzato con una targa ricordo ed un volume pregiato. Il premio sarà
conferito a tre giovani che si sono distinti nel mondo della ricerca
scientifica, a tre personalità che si sono distinti nel mondo del lavoro e a
due personalità che si sono distinti nel mondo della solidarietà. Lo
Scopo
del premio consiste nello evidenziare:
1) che vi sono dei
giovani siciliani di altissimo livello culturale e scientifico che studiano e
si impegnano con forza e determinazione, in modo sobrio e riservato, per
migliorare la qualità della vita dei singoli esseri umani ed il Movimento con
la consegna dei premi vuole evidenziare dei modelli di vita che devono essere
imitati da centinaia di ragazzi e ragazze;
2) che vi sono delle
personalità nel mondo del lavoro che con il loro impegno quotidiano e costante
e con la loro professionalità riescono a migliorare le condizioni di vita del
genere umano e le condizioni socio economiche della società civile;
3)
che vi sono delle personalità che con le loro azioni e le loro gesta di grande
solidarietà umana e socio culturale e con il loro immenso sacrificio riescono a
tenere accesa la lampada della speranza e dare un senso all’esistenza dell’uomo
e alla sua natura spirituale cercando di creare una società più solidale e più
vivibile. Il tema del premio sul
quale stasera concentreremo la nostra attenzione riguarda il concetto di
solidarietà. Per noi tale principio va inteso come rispetto dell’uomo, della
sua dignità, della sua intelligenza, della sua onestà, dei suoi bisogni e delle
sue necessità, senza esercitare nei suoi confronti violenza di natura economica
o geografica, poiché violentare, offendere o soverchiare la persona umana è un
fatto vergognoso che guasta la civiltà umana, inquina il vivere civile e
rallenta il progresso umano, quindi solidarietà intesa come rispetto della
dignità umana, essenza indispensabile del vivere civile e del progresso
sociale. Voglio ricordare a tutti i presenti che anche la nostra Costituzione
affronta il concetto della solidarietà. Infatti l’art. 2 recita: “La Repubblica
riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia
nelle formazioni sociali, ove svolge la sua personalità e richiede l’adempimento
dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. Ma per
realizzare tale tipo di solidarietà credo sia necessario un armonioso rapporto
tra l’economia, la politica e la tutela della dignità umana. A tal proposito
voglio ricordare quello che Papa Benedetto XVI ha scritto nell’Enciclica Caritas in Veritate:
“L’attività economica non può risolvere tutti i problemi sociali mediante la
semplice estensione della logica mercantile. Questa va finalizzata al
perseguimento del bene comune, di cui deve farsi carico anche e soprattutto la
comunità politica. Pertanto, va tenuto presente che è causa di gravi scompensi
separare l’agire economico, a cui spetterebbe solo produrre ricchezza, da
quello politico, a cui spetterebbe il compito di perseguire la
giustizia mediante la ridistribuzione” della stessa ricchezza. Ma per produrre
ricchezza, in un mondo globalizzato, è necessario non solo aumentare la qualità
della ricerca, dei servizi, della produzione agroalimentare e dell’industria,
ma ridurre sprechi e privilegi e quindi ridurre le tasse. Ma come deve essere ridistribuita la ricchezza prodotta? Sicuramente,
mediante la protezione dei più deboli e dei meno fortunati, creando un minimo
vitale per chi non ha redditi, diminuendo le retribuzioni d’oro, creando un
sistema pensionistico che permetta un rapporto di equilibrio tra le varie
generazioni e creando nuovi posti di lavoro nell’ambito della sicurezza dei
cittadini, nell’ambito del turismo culturale, della formazione, della ricerca
scientifica e della sanità. D’altronde, siamo tutti consapevoli che solo con il
lavoro e la sua spiritualità l’uomo acquista la vera dignità e la sua libertà.
Senza lavoro l’uomo perde il senso della morale, il rispetto delle regole e
riduce il livello della propria dignità. Credo che la frase più suggestiva che
abbia specificato, in modo stupendo, il significato del concetto di solidarietà
sta scritto nelle sacre scritture. Al
giovane che chiede a Gesù: “Cosa devo
fare per ottenere la vita eterna?” Gesù risponde: “Amerai il prossimo tuo come
te stesso”. Per creare una società
migliore credo che questo comandamento debba costituire la stella polare che
deve guidare, sempre ed in ogni circostanza, tutti gli uomini di buona volontà
e tutti quelli che esercitano una professione delicata e di grande
responsabilità. Per affermare la validità di questo concetto vorrei ricordare
la missione che da decenni il fratello Biagio Conte svolge a Palermo, dove ogni
giorno riesce a vestire gli ignudi e a dare da mangiare a circa 3 mila persone
poverissime sperando soltanto nella grazia di Dio e nella umana e divina
misericordia. Anche Lui ha ricevuto il premio solidarietas 2010 a Canicattì
durante la presidenza dell’on. Decio Terrana.
Sarebbe un avvenimento
veramente straordinario lavorare tutti insieme per fare conferire al fratello
Biagio Conte il Premio Nobel per la Pace. Solo la solidarietà
potrà accorciare le distanze tra ricchi e poveri, tra potenti e deboli, tra
sapienti ed ignoranti, tra virtuosi e mistificatori e creare una società
solidale ispirata ai valori cristiani dove l’uomo in quanto immagine di Dio sia
al centro del creato. Di quel creato che come afferma il Papa Benedetto XVI e
il Papa Francesco deve essere protetto in quanto costituisce l’unica casa
dell’uomo.
Oggi ricorre il 34°
anno dalla barbara uccisione del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di sua
moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo. Anche se
questa sera celebriamo i valori della solidarietà, del lavoro e della ricerca
scientifica tutti noi abbiamo il dovere di ricordare, un eroe che ha dedicato
tutta la sua esistenza alla difesa della nazione, delle sue istituzioni
democratiche e dei suoi cittadini e con un caloroso applauso esprimiamo la
nostra stima e la nostra riconoscenza ai familiari di tutti quelli che sono
stati uccisi nello svolgimento del loro delicatissimo lavoro a difesa della
democrazia, della legalità e della libertà.
La Commissione composta
da On. Decio Terrana, Avv. Giovanni Tesè, Prof. Salvatore Di Rosa, Dott. Enzo Sardo, Don Gaspare Sutera, Prof.
Luciano Carrubba, Prof. Giuseppe Sala ed il Dr. Antonio Vecchio ha scelto:
Ivana
Barravecchia – Biologa
Salvatore
Cardinale - Magistrato
Melina
Nicoletta Castiglione - Neurochirurgo
Natale Francaviglia - Neurochirurgo
Giovanni
Ruvolo - Cardiochirurgo
Vincenzo
Siracusa - Presidente Casa di Cura Sant’Anna di Agrigento
Calogero
Alfredo Taibi - Presidente AVIS
Angelo
Territo – Urologo.
Concludo questo mio breve
intervento affermando che: “I nostri premiati sono delle stelle luminose che
brillano nell’immenso cielo del sapere e della solidarietà ed una immensa
speranza per il bene dell’umanità”.
Buona
permanenza, buona visione ed ora un
minuto di raccoglimento per le vittime del terremoto.
Racalmuto 3 settembre 2016
Enzo Sardo
Presidente Provinciale MCL
Enzo Sardo
Presidente Provinciale MCL
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