luigi ficarra, UNA NOSTRA POSIZIONE DI G. D. SULL'INSURREZIONE PALESTINESE

Cari compagni,
propongo si dica nel convegno di oggi, con un nostro documento, che i G. D. italiani, condividendone in pieno le ragioni, sostengono l’attuale insurrezione dei palestinesi contro l’occupazione della loro terra, esercitata con modalità naziste da Israele.

Diceva molto bene Galeano nel luglio dell’anno scorso che Israele con metodica violenza “nega da lungo tempo il diritto della Palestina alla vita.. Israele la sta cancellando dalla carta geografica. I coloni invadono, seguiti dai soldati che ridisegnano i confini. Le pallottole sparate per auto-difesa santificano il saccheggio. Nessun tipo di aggressione manca di dichiarare che il suo scopo è di difesa. Hitler ha invaso la Polonia per evitare che la Polonia invadesse la Germania. Con ognuna delle sue guerre difensive, Israele inghiotte un altro pezzo di Palestina, e il festino continua”. – L’anno scorso dopo l’oscuro sequestro e la scomparsa nella zona di Hebron di tre giovani ebrei, figli di coloni, il governo di Israele, reagendo in modo nazista, dopo aver incarcerato con metodi amministrativi molti giovani palestinesi ed averne ucciso alcuni, decise di impadronirsi di altri 400 km quadrati di territorio del poco che ne
 rimane ancora della Palestina, sito in posizione strategica, vicino Gerusalemme.
Noi G. D. ci impegniamo quindi a sostenere in ogni sede la legittima lotta di liberazione del popolo palestinese, che oggi si esprime in forma insurrezionale, purtroppo sporadica, nell’assenza di una direzione, non solo – e non ci meraviglia – da parte del governo ultramoderato di Abou Mazen, ma anche della sinistra comunista palestinese e del partito comunista di Israele, che non assume, come dovrebbe, posizioni di aperta rottura con le scelte colonialiste del governo dello stesso Israele.
Anche la Carta dell’ONU, a voler invocare giustamente pure il diritto positivo, riconosce quello all’insurrezione ed alla guerra di liberazione di un popolo, come il palestinese, contro lo straniero che occupa il suo territorio. E richiamiamo in merito l’insegnamento di Dossetti, che affermava il diritto alla rivoluzione contro il governo che viola la Costituzione e, a maggior ragione, quello all’insurrezione dei popoli oppressi.
Come G. D. non possiamo non condannare la scelta del governo italiano di esprimere, tramite Renzi a Netanyahu, piena solidarietà al governo di Israele per le scelte compiute, specie con l’occupazione di nuovi territori palestinesi; e ci impegniamo a sostenere la lotta per il superamento – annullamento degli accordi di cooperazione militare e tecnicoscientifica dell’Italia con Israele siglati nel 2005.
Fin dal 1948 - diceva ancora Galeano - i palestinesi sono stati condannati a vivere in un’umiliazione senza fine. Non possono neanche respirare senza permesso. Hanno perduto la loro patria, le loro terre, la loro acqua, la loro libertà, ogni cosa”.
Insorgere, quindi, in tutte le forme possibili, contro l’occupante israeliano, che ricorre pure al metodo che fu dei nazisti di distruggere le case dei partigiani, è un loro sacrosanto diritto.

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