Cari compagni,
propongo
si dica nel convegno di oggi, con un nostro documento, che i G. D.
italiani, condividendone in pieno le ragioni, sostengono l’attuale
insurrezione dei palestinesi contro l’occupazione della loro terra,
esercitata con modalità naziste da Israele.
Diceva molto bene Galeano nel luglio dell’anno scorso che Israele con metodica violenza “nega
da lungo tempo il diritto della Palestina alla vita.. Israele la sta
cancellando dalla carta geografica. I coloni invadono, seguiti dai
soldati che ridisegnano i confini. Le pallottole sparate per auto-difesa
santificano il saccheggio. Nessun tipo di aggressione manca di
dichiarare che il suo scopo è di difesa. Hitler ha invaso la Polonia per
evitare che la Polonia invadesse la Germania. Con ognuna delle sue
guerre difensive, Israele inghiotte un altro pezzo di Palestina, e il
festino continua”. – L’anno scorso dopo l’oscuro sequestro e la
scomparsa nella zona di Hebron di tre giovani ebrei, figli di coloni, il
governo di Israele, reagendo in modo nazista, dopo aver incarcerato con
metodi amministrativi molti giovani palestinesi ed averne ucciso
alcuni, decise di impadronirsi di altri 400 km quadrati di territorio del poco che ne
rimane ancora della Palestina, sito in posizione strategica, vicino Gerusalemme.
Noi
G. D. ci impegniamo quindi a sostenere in ogni sede la legittima lotta
di liberazione del popolo palestinese, che oggi si esprime in forma
insurrezionale, purtroppo sporadica, nell’assenza di una direzione, non
solo – e non ci meraviglia – da parte del governo ultramoderato di Abou
Mazen, ma anche della sinistra comunista palestinese e del partito
comunista di Israele, che non assume, come dovrebbe, posizioni di aperta
rottura con le scelte colonialiste del governo dello stesso Israele.
Anche
la Carta dell’ONU, a voler invocare giustamente pure il diritto
positivo, riconosce quello all’insurrezione ed alla guerra di
liberazione di un popolo, come il palestinese, contro lo straniero che
occupa il suo territorio. E richiamiamo in merito l’insegnamento di
Dossetti, che affermava il diritto alla rivoluzione contro il governo
che viola la Costituzione e, a maggior ragione, quello all’insurrezione
dei popoli oppressi.
Come
G. D. non possiamo non condannare la scelta del governo italiano di
esprimere, tramite Renzi a Netanyahu, piena solidarietà al governo di
Israele per le scelte compiute, specie con l’occupazione di nuovi
territori palestinesi; e ci impegniamo a sostenere la lotta per il
superamento – annullamento degli accordi di cooperazione militare e
tecnicoscientifica dell’Italia con Israele siglati nel 2005.
“Fin dal 1948 - diceva ancora Galeano - i
palestinesi sono stati condannati a vivere in un’umiliazione senza
fine. Non possono neanche respirare senza permesso. Hanno perduto la
loro patria, le loro terre, la loro acqua, la loro libertà, ogni cosa”.
Insorgere,
quindi, in tutte le forme possibili, contro l’occupante israeliano, che
ricorre pure al metodo che fu dei nazisti di distruggere le case dei
partigiani, è un loro sacrosanto diritto.
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