FRANCESCA VELLA, Poesie

- Poesie per Prizzi
- Poesie per Ernesto Che Guevara
- Poesie varie









 
POESIE PER PRIZZI


Per Prizzi

Mucchio di pietre
O Atlandide,
ugualmente
lo avrei amato
questo paese sperso.

E come somigliano
Ai cammini
Del mio cuore
Le sue strade:
ardue, pietrose
e dure
______________________________

Prizzi

Nell'aria uno stupore
che mi appartiene
e tetti al confine
col cielo.

Tra le strade
di pietre e scale
gente di solitudine
E io che penso
- è qui il posto
   per pensare

(tratta da "La mia voce per il mondo")
______________________________

Sera a Prizzi

Tramontato il sole
e prima della notte
il cielo si è fatto
di due azzurri.
All'orizzonte
virava quasi al verde
e sottile ancora brillava
una luce arancione.
Le stelle si incantavano
a guardare gli umani
e le due più luminose,
allineate al campanile,
non si capacitavano
di come si sperdessero
le vite.
______________________________

Paese

C’è una mimosa
vicino la tua casa,
contenta
del suo triangolo di terra
così protetta
da quattro pali
in croce.

E come è ben paziente
e generosa:
la ricchezza di giallo
che ti offre
si appaga dei tuoi
sguardi
di fine settimana.



POESIE PER ERNESTO CHE GUEVARA 


Foto di Ernesto Che Guevara 1963

Frecce punte
scaglie
lance spade
pugnali
non bisogna certo risparmiarsi
è ben in gioco la vita,
la brava vita
quella di cui andare soddisfatti,
quella di tutti i giorni,
quella di tutti gli altri.
Ma era bello Ernesto
in quella foto
gli occhi giovani e arroganti
nudo e senz'armi
per un'altra vita.
Io
nella battaglia
con scudo deposto
infissa in terra rimango
attraversata per la linea
del cuore,
tu
con mazza roteante
in agguati crudeli
spezzi e rompi,
l'anima stessa nascosta
da corazza.
______________________________

Ancora per Ernesto detto "El Che"

Da una scrivania confusa
Ernesto mi guarda
e quasi mi sorride:
ha pena per la viltà
delle mie battaglie
o forse le compiange?
Alla terra grossa
mi riportano
i suoi capelli,
agli alberi,
all'acqua non incamerata
in tubi sotterranei,
alla semplicità
del tenue confine
tra la morte e la vita.



POESIE VARIE



Proemio

Chi sicuro va
per i mari della vita
e non conosce incertezze
e mai devia dalla rotta,
con gli occhi coperti va avanti,
gloriandosi stupido
della sua cecità.

Nulla sa del rinnovato battito
della molesta inquietudine
che al mattino ancora
ti fa sentire viva.

(tratta da "Odissea")
______________________________

Leggendo Gunder Grass e con associazioni

Adesso basta
con i tentennamenti
forse l’ardimento
è solo degli storpi
che nelle gobbe hanno
riserve di coraggio?
Noi sani,
così bravi
che tutto sia
e nulla sia,
da grandi equilibristi
attraversiamo il mondo
e sul filo
di ogni sentimento
ci reggiamo.
Ah, la grazia
della cavalleria polacca!
Oh,  il grande capo
Aquila Bianca!
Loro sì conobbero
la vera bellezza:
scegliere.

Nessun commento:

Posta un commento