Signore Presidente, le chiediamo un suo
intervento affinché abbia fine la detenzione dei bambini palestinesi nelle
prigioni israeliane. In particolare vorremmo portare alla sua conoscenza il
caso di Ahed Tamimi arrestata a soli 16 anni dalle forze di occupazione
israeliane.
Lo scorso 15 dicembre 2017 Mohammed Tamimi, 15 anni,
era stato colpito alla testa da un proiettile di metallo ricoperto di gomma
sparato a distanza ravvicinata da un soldato dell’esercito occupante
israeliano. Il ragazzo versava in condizioni critiche e la cugina, Ahed Tamimi
era rimasta visibilmente sconvolta dalla gravità delle ferite di Mohammed. La
stessa unità di soldati si era poco dopo avvicinata alla casa della famiglia
Tamimi e Ahed aveva urlato contro di loro schiaffeggiando anche un soldato. La
mamma di Ahed aveva ripreso in un video quanto successo tra la figlia ed il
soldato postandolo sui social: in esso si vede il coraggio di un’adolescente
che, a mani nude, affronta 2 soldati pesantemente armati. Per questo, il 19
dicembre 2017, nella notte, Ahed è stata portata via dalla sua casa
dall’esercito israeliano e condotta davanti al tribunale militare di Ofer.
Sulla base dei 12 capi d’imputazione a lei addebitati, potrebbe essere
condannata a 12 anni di prigione: il futuro di Ahed appare buio, se non si
interverrà.
Ci appelliamo a lei, Presidente, nella speranza che,
grazie alla sua autorevolezza, Ella possa adoperarsi per la liberazione di
Ahed. Il suo caso non è purtroppo isolato. Secondo Defence Children
International- Palestine, Israele porta davanti ai tribunali militari ogni anno
dai 500 ai 700 bambini, alcuni di soli 12 anni, e tiene costantemente in
carcere una media di 200 bambini.
Secondo i report delle agenzie internazionali, tra cui
Unicef, Human Rights Watch, B’Tselem, Amnesty International e Defence Children
International–Palestine, 3 bambini su 4 subiscono violenza durante l’arresto e
gli interrogatori. I minori palestinesi, per lo più arrestati durante raid
notturni nelle loro case, sono bendati e ammanettati con dolorose strisce di
plastica ai polsi. Sono privati della presenza di un avvocato e dei genitori
durante gli interrogatori e sono forzati a firmare confessioni, scritte in
ebraico, lingua che non conoscono. Spesso sono sottoposti alla «detenzione
amministrativa», cioè all’imprigionamento senza accusa e senza processo. Sono
inoltre incarcerati in prigioni situate In Israele, al di fuori dei Territori
Palestinesi Occupati, contravvenendo all’Art. 49 della 4° Convenzione di
Ginevra, e ciò rende quasi impossibile ricevere visite dai loro genitori.
Durante gli interrogatori sono tenuti in celle
d’isolamento, pratica che la legge internazionale equipara alla tortura. Il
report Unicef «Bambini sottoposti alla detenzione militare israeliana»
conclude: «l’abuso dei bambini che vengono in contatto con il sistema detentivo
militare israeliano è esteso, sistematico e istituzionalizzato in ogni fase
della procedura, dal momento dell’arresto, durante il processo, la detenzione
inziale e la detenzione successiva alla pena».
Le chiediamo, Signor Presidente, di voler contattare
con urgenza le autorità israeliane perché mettano fine alle pratiche detentive
che violano i diritti dei bambini, i diritti umani e la legge internazionale.
*** Luisa Morgantini, Vincenzo Vita, Domenico Gallo, Livio
Pepino, Moni Ovadia, Luciana Castellina, Leopoldo Grosso, Piero Basso, Carlo
Ginzburg, Asia Argento, Barbara Scaramucci, Lea Melandri, Paolo Maddalena,
Marco Revelli, Gianni Ferrara, Francesca Chiavacci, Giorgio Forti, Guido
Ortona, Luigi Manconi, Giorgio Parisi, Franco Ippolito, Gianni Ferrara, Anna
Bozzo, Alfonso Gianni, Gabriella Ambrosio, Filippo Fossati, Daniela Giordano,
Daniele Vicari, Robert Jennings, Patrizia Fezia, Paolo Gianardi, Gianni
Tognoni, Enrico Pugliese, Francesco Ciafaloni, Marco Scavino, Roberto Beneduce,
Simona Taliani, Rosita Di Peri, Alessandra Algostino, Francesco Pallante, Mauro
Beschi, Alfiero Grandi, Giuseppe Rescigno, Bia Sarasini, Vittorio Cataudella,
Fausto Tortora, Nello Rossi, Erasmo Palazzotto, Arturo Tagliacozzo, Alberto
Gajano, Isabella Mele, Rosetta Papa, Ugo Mattei, Sandro Portelli, Giovanni
Veronesi, Sandro Veronesi, Anna Rita Verardo, Anna Costanza Baldry, Dario
Argento, Matilde D’Errico, Sergio Castellitto, Maria Amelia Monti, Edoardo
Erba, Barbara Alberti, Paolo Virzi, Geppy Cucciari, Corrado Fortuna, Daria
Nicolodi, Margaret Mazzantini, Adriana Buffardi.
06.02.2018 - Manifesto
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