Fu ispiratore e Presidente del primo Istituto Filosofico della Terra, con sede a Napoli nello storico palazzo Serra di Cassano, che, come noto, rimase chiuso, per offesa alla libertà, dal 1799 al 1945.
Maestro della più seria gioventù studiosa della città e di tutta Italia, organizzò seminari di studio in ogni parte del mondo, e seppe armonizzare nella filosofia gli sudi umanistici e scientifici, sì che Ilya Prigogine, premio Nobel per la Chimica espresse grande gratitudine per l’Istituto, dicendo: “è un tesoro intellettuale dell’Europa intera”.
Di formazione culturale neohegeliana, come Piegari , Napolitano e altri, fu soprattutto un grande organizzatore culturale, avendo come amici intellettuali di formazione diversa. Come il cristiano Casavola, Presidente emerito della Corte Costituzionale, che lo ha commemorato alle esequie di sabato 28; quel Casavola che mi fece fare un salto di gioia, quando in una sua sintetica sentenza censurò una legge per violazione del principio di razionalità, che io, tanti anni fa, solitario, mi ostinavo a dedurre come motivo di illegittimità nei tanti ricorsi che proponevo avanti al TAR. E come Gianni Ferrara, materialista e grande costituzionalista.
Ritengo lo si debba ricordare sempre come esempio di dedizione totale in favore delle diffusione della cultura, nella quale investì tutto il suo patrimonio culturale privato.
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