ENZO SARDO, Presentazione del libro di Paolo Cilona

Gentile Signore, gentili signori autorità tutte benvenuti.
 Questa sera siamo in questa stupenda Valle dei Templi, ai piedi del tempio di Giunone per presentare il pregiato volume di Paolo Cilona dal titolo: “I Mattarella nella terra di Pirandello, Sciascia e Tomasi di Lampedusa” con relatori di grande competenza, poiché si tratta di personaggi che hanno partecipato a scrivere una parte della storia italiana, come l’ex Ministro Salvatore Cardinale, l’On. Angelo Capodicasa già vice Ministro, L’On. Lillo Pumilia, già Sottosegretario di Stato, e di altri eccellenti relatori. Voglio ricordare che la terra di Sicilia è stata dominata per molti secoli da tante potenze straniere per tali motivi possiede tanti monumenti pregiati ma anche tante contraddizioni.

 Questa sera prima di entrare nel cuore del libro vorrei ricordare quelle personalità che sono l’orgoglio del popolo siciliano. Vorrei ricordare, tra i viventi, Matteo Collura, Melo Freni, Andrea Camilleri, Giuseppina Torregrossa, Simonetta Agnello, Dacia Maraini, Enzo Russo, Giovanni Tesè, Gero Di Francesco e Guido Bissanti.
Tra i letterati del Novecento vorrei ricordare Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Gesualdo Bufalino, Luigi Pirandello, Salvatore Quasimodo, Vitaliano Brancati, Elio Vittorini, Pier Maria Rosso di San Secondo, Giuseppe Antonio Borgese, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Turi Vasile, Santi Corrente e tanti altri.
Ritengo opportuno fare riferimento a questi grandi letterati siciliani per ricordare che la letteratura italiana senza i letterati siciliani sarebbe dimezzata. Inoltre, vorrei ricordare che la Sicilia è una terra di eroi, santi, artisti e condottieri. Basti ricordare Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Piersanti Mattarella, Rosario Livatino, Antonino Saetta, padre Puglisi, Pio La Torre, Giorgio La Pira, Gaetano Martino, Ruggero Settimo, Don Luigi Sturzo e Sergio Mattarella.
 La figura di Bernardo Mattarella si incastona molto bene tra quelli che, nella prima metà del Novecento, hanno operato in un contesto molto difficile per creare le basi di una solida democrazia creando in Sicilia il partito dei cattolici fortemente ispirato ai principi espressi dalla Dottrina Sociale della Chiesa.
Paolo Cilona, con documenti di grande valore, ha dimostrato che l’avvocato Bernardo Mattarella era amico personale di padre Angelo Ginex, di Padre Michele Sclafani di Agrigento, (l’ultimo segretario del Partito Popolare di don Luigi Sturzo e Sindaco della città prima dell’evento del fascismo) e del Vescovo di Agrigento Mons. Peruzzo con i quali ha ipotizzato la nascita di un partito dei cattolici che prenderà il nome di Democrazia Cristiana che sarà costituita a Caltanissetta nello studio dell’avvocato Giuseppe Alessi nell’agosto del  1943 insieme a  Bernardo Mattarella, Salvatore Aldisio, Nino Pecoraro e Pasquale Cortese. Tra gli argomenti più rilevanti di quel programma giova ricordare: l’opposizione al separatismo, l’autonomia siciliana, l’attuazione della  riforma agraria in senso  antilatifondista, la lotta al potere mafioso e la  celebrazione di un congresso regionale.  
     Paolo Cilona nel suo volume, con metodo semplice ed elegante, ricorda che a sostenere l’azione politica ed organizzativa di Bernardo Mattarella partecipò, con determinazione, Mons. Peruzzo e grazie alla sua amicizia con Salvatore Scifo, responsabile della Democrazia Cristiana di Agrigento, di Giuseppe Alessi e Salvatore Aldisio, responsabili della Democrazia Cristiana di Caltanissetta, nella Sicilia occidentale la Democrazia Cristina  “prese il volo”. Infatti, grazie alla presenza di questi formidabili uomini e all’episcopato siciliano, che in occasione delle elezioni per la Costituente (2 giugno 1946) indirizzò ai fedeli una lettera con la quale invitavano a scegliere uomini capaci di rappresentare e difendere i principi cristiani, nella Sicilia occidentale furono eletti 8 costituenti. Mi corre l’obbligo di ricordare che la provincia di Agrigento fu rappresentata da Gaspare Ambrosini, futuro Presidente della Corte Costituzionale, il medico Raimondo Borsellino e Adonnino Giovanbattista e la provincia di Trapani fu rappresentata da Bernardo Mattarella.
Con De Gasperi Segretario nazionale, Bernardo Mattarella divenne vice segretario nazionale della Democrazia Cristiana, insieme ad Attilio Piccioni e a Giuseppe Dossetti. Nel quinto, sesto e settimo governo De Gasperi fu nominato Sottosegretario ai trasporti. Negli anni Cinquanta ricoprì la carica di Ministro dei trasporti, successivamente di Ministro delle Poste e telecomunicazioni, Ministro del Commercio Estero e Ministro dell’Agricoltura. E’ utile ricordare che durante il suo mandato di Ministro delle Poste ha finanziato la costruzione di edifici da adibire ad uffici postali in molti paesi della nostra provincia.
Nell’ultimo libro che ho scritto dal titolo “Regalpetra e le sue parrocchie” ricordo che Leonardo Sciascia nel suo libro  dal titolo “Le Parrocchie di Regalpetra” ricorda che nei primi anni Cinquanta i  ragazzi andavano a scuola mal nutriti e mal vestiti e nelle abitazioni mal sane quasi tutte di  gesso e pietra il riscaldamento veniva effettuato dal mulo o dall’asino mentre dopo 40 anni di governo a guida democristiano sono state create tutte quelle condizioni socio economiche che hanno permesso ai ragazzi di andare a scuola ben vestiti e ben nutriti e tante famiglie siciliane di possedere due abitazioni decorose.
 In questo periodo storico il vero dilemma consiste nella possibilità di realizzare governi che ci permettano di mantenere le comodità che abbiamo raggiunto nella seconda metà del Novecento, tenendo a guida il concetto di solidarietà espresso dall’art. 2 della Costituzione Italiana.
Senza dubbio la presenza del libro di Paolo Cilona arricchisce il patrimonio culturale della nostra terra, aiuta a far conoscere la storia di una famiglia molto preziosa che ha contribuito, in modo notevole, alla crescita sociale della nostra Sicilia e consegna nel variegato mondo della politica dei personaggi da imitare. Uomini caratterizzati, dal garbo, dalla serietà, dalla lealtà, dalla capacità di sapere affrontare qualsiasi tipo di problema. Uomini che avevano la consapevolezza che democrazia significa equilibrio, sapere mediare nella società per amalgamare le diversità al fine di accrescere l’interesse per il  bene comune.
Infatti, Piersanti Mattarella, vicino all’impostazione politica di Aldo Moro,  diventato Presidente della Regione Siciliana il 20 marzo 1978, a soli 42 anni, con una coalizione di centro sinistra e con l’appoggio esterno del Partito Comunista Italiano, si pose il problema del riscatto del popolo siciliano attraverso una serie di riforme
Il libro riporta una testimonianza di Angelo La Russa che recita: “Con Mattarella si doveva aprire in Sicilia una stagione politica nuova fatta di cambiamento e di realizzazioni. Per delineare tale politica formò un Team di parlamentari nuovi e giovani che dovevano operare per migliorare la qualità della produzione legislativa con leggi snelle, chiare, facilmente applicabili, capaci di incidere nel tessuto produttivo della Sicilia. Voleva elaborare con noi la politica nuova definita poi delle carte in regola. Due volte la settimana alle otto del mattino, puntuali, ci convocava al Gruppo DC per 45 minuti. Esaminava il lavoro delle commissioni legislative e l’attività in aula. Ascoltava tutti e voleva sentire di ognuno il suo punto di vista…. Era un uomo straordinario, lucido, puntiglioso, preparato, attento capace di ascoltarci…. Piersanti era l’uomo della concretezza e della operatività….diceva spesso è nostro compito costruire un nuovo modello di Regione, agile, efficiente, credibile, amato dai siciliani”. Per realizzare tale progetto il Presidente Piersanti Mattarella il 6 gennaio 1980 ha pagato un prezzo altissimo”.
In questo periodo storico siamo molto lontani dal progetto individuato da Piersanti Mattarella. Tanto è vero che in Sicilia da decenni persistono problemi che non trovano soluzione. Per esempio non è possibile che il problema dei rifiuti, in Sicilia, non trovi soluzione adeguata e da circa venti anni l’intero territorio è sempre cosparso di rifiuti nonostante i siciliani pagano il costo dello smaltimento molto elevato. I parlamentari siciliani, sia individualmente che come gruppo, hanno un progetto di sviluppo per la nostra Sicilia? Quale progetto? Se non riescono a creare delle norme adeguate per pulire una regione dove vi sono centinaia di monumenti, siti archeologici di straordinaria importanza e musei di grande prestigio che dovrebbero rappresentare il volano dello sviluppo economico.
I parlamentari siciliani si sono mai preoccupati di presentare pubblicamente un consuntivo del loro lavoro svolto nel corso del loro mandato?
Comunque questa sera non siamo qui per chiedere il conto ai parlamentari, ma per presentare il prestigioso libro di Paolo Cilona, che attraverso il racconto della storia socio politico della famiglia Mattarella, mette in evidenza molti contenuti per affrontare una seria riflessione sociale e politica. Allora mi corre l’obbligo di evidenziare che Piersanti Mattarella come il Presidente John Fitzgerald  Kennedy è stato la vittima del suo progetto, di un progetto ambizioso che vedeva la crescita socio economica della nostra Sicilia. Come Kennedy è stato vittima per il suo progetto di riconoscere a tutti gli americani gli stessi diritti civili, a prescindere dal colore, dalla razza, dal credo religioso o dalla posizione economica .
Paolo Cilona è stato molto attento e puntiglioso a descrivere le varie fasi della vita socio politica del Presidente Sergio Mattarella evidenziando la sua entrata in politica, dopo la morte di Piersanti e la sua elegante crescita nel contesto nazionale prima come semplice parlamentare nazionale, dopo come uomo di governo ricoprendo diverse volte l’incarico di Ministro, dopo ancora come membro della Corte Costituzionale ed infime quella di Presidente della Repubblica.
Quando ero giovane studente della Facoltà di Giurisprudenza all’Università di Palermo ho sostenuto l’esame di diritto parlamentare con il Prof. Sergio Mattarella e lo ricordo come un uomo riservato, elegante, garbato e come un professore colto e sempre disponibile con gli allievi.
Paolo Cilona ha inserito nel libro una foto realizzata a Racalmuto il 26 ottobre 1991, nel periodo in cui sono stato Sindaco del Comune di Racalmuto, che raffigura il sottoscritto con l’On. Sergio Mattarella in occasione della inaugurazione del disegno più lungo del mondo realizzato dal grande maestro Nicolò D’Alessandro.
Anche in quella occasione ricordo un Mattarella sobrio, attento, sensibile alla cultura e sempre pronto ad affrontare tematiche interessanti.
Lo stile del Presidente della Repubblica è quello di sempre un uomo garbato, colto, attento, consapevole di rappresentare l’interesse nobile dell’unità nazionale.
Comunque questa sera scriveremo una bella pagina della nostra storia perché i relatori parleranno di una famiglia che ha tentato di migliorare le condizioni socio economiche e culturali della nostra terra di Sicilia.

Agrigento, Valle dei Templi, 22 luglio 2016                

Nessun commento:

Posta un commento