Renato Guttuso PORTELLA DELLA GINESTRA |
Il 5 giugno è stato inaugurato a Portella della Ginestra l’affresco del Cristo Pantocratore alla presenza del sindaco di Piana degli Albanesi Gaetano Caramanno, dell’Eparca di Piana Sotir Ferrara e da varie autorità politiche, naturalmente del centro-destra.
La manifestazione doveva tenersi nei primi di maggio, durante la sagra “Cannoli & Friends”, alla presenza del noto “intellettuale” Lele Mora.
Purtroppo, a causa delle polemiche portate avanti dai superstiti e dai familiari delle vittime dell’eccidio consumatosi il 1° Maggio 1947, Lele Mora non ha potuto partecipare all’importante manifestazione, privando l’opinione pubblica siciliana della sua qualificata presenza.
Il Sindaco Caramanno si è vantato, durante la manifestazione, di aver portato la vicenda di Portella della Ginestra nell’alveo della cristianità. Finalmente il Primo Maggio non assisteremo più a quelle inutili manifestazioni di sindacalisti e di contadini con le loro anacronistiche bandiere rosse!
Il sindaco ha inoltre promesso che è intenzione sua e della sua giunta, erigere a Portella della Ginestra un edificio religioso di cui la popolazione sentiva la necessità.
“Oggi è la prima pietra della cristianità”, ha detto il presidente del consiglio comunale di Piana Rosario Petta, e “ci auguriamo di poter costruire presto anche la cappella così come richiesto dal Papas Stefano Plescia”.
E così si cerca di far dimenticare il ricordo delle 11 vittime con sagre al cannolo, riti sacri e profani e presenze imbarazzanti di personaggi da gossip pecoreccio.
Non ci meraviglieremmo se tra qualche anno Portella della Ginestra diventasse una brutta copia di Lourdes o di San Giovanni Rotondo con le bancarelle che cercano di rifilare ai fedeli e ai curiosi, insieme alle riproduzioni del Cristo Pantocratore, made in Cina, statuette del bandito Giuliano, riproduzioni di lupare, coppole e cannoli.
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