FABIO STRINATI, "A Paolo Bongiorno" (poesia)

A PAOLO BONGIORNO

Ho acceso per te un cero
che illumina notti insonni
quando pioggia nasce col chiarore
e picchia forte sui vetri
come colpi di lupara 
a tradimento verso sera
bruciando il respiro dei polmoni
protetti da una ritta schiena
e quel muretto che al vento...,
si sgretola di polvere
che grigia e pesante intasa l’anima
che giace e riposa in un cimitero
col tuo nome a rischiarare 
il nuovo giorno, di fertile speranza
di un color fiorito 
che sul volto del rinnovo rifiorisce
il suo abito dipinto in volo.


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BREVE NOTA BIOGRAFICA DELL’AUTORE
Fabio Strinati
( Esanatoglia 1983 )
Poeta, artista visivo, compositore e fotografo

Strinati è presente in diverse riviste ed antologie letterarie. Da ricordare Il Segnale, rivista letteraria fondata a Milano dal poeta Lelio Scanavini. La rivista Sìlarus fondata da Italo Rocco. La rivista letteraria e culturale italo-ungherese, Osservatorio Letterario - Ferrara e l’Altrove. La rivista Erba d’Arno diretta da Aldemaro Toni. La rivista Il Grandevetro.  
Sue poesie sono state tradotte in romeno e in spagnolo.
Scrive regolarmente testi poetici per Etnie, rivista di culture minoritarie ed è collaboratore del Diario 1984, periodico fondato da Pino Guastella.
È inoltre il direttore della collana poesia per le Edizioni Il Foglio e cura una rubrica poetica dal nome Retroscena sulla rivista trimestrale del Foglio Letterario.
Strinati è uno studioso dell’olismo, della patafisica, della poesia visiva, sonora, elettronica e concreta.

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